CARLO CATTANEO

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COVID-19: 5 consigli per mantenere la calma

In piena emergenza sanitaria da coronavirus, persone non affette dal virus potrebbero sperimentare uno stato di preoccupazione crescente. In una situazione così eccezionale, l’incertezza di non sapere come si evolverà può provocare nelle persone un incremento incontrollato delle proprie paure. Di conseguenza, si osserva un aumento dello stato di allerta sia a livello cognitivo (aumento smisurato di pensieri) che a livello fisiologico (aumento dei sintomi ansiosi). Quando una persona è in stato di allerta può mostrare dei comportamenti inadeguati sia a livello personale che sociale.

A livello personale, una persona in stato di allerta può arrivare ad angustiarsi credendo di avere sintomi da coronavirus. Può anche avere difficoltà a concentrarsi o ad occuparsi di altre cose. Importante in questi momenti di quarantena obbligata è saper godere di quelle attività che normalmente non facciamo perché siamo presi dalla routine quotidiana. Si può anche non dormir bene e mostrarsi particolarmente irascibili.

A livello sociale, una persona in stato di allerta può preoccupare alle persone che gli stanno vicino creando una situazione di panico generale e facendogli commettere atti imprudenti (spostamenti non necessari ed eventualmente rischiosi). Può anche assaltare farmacie ed alimentari per fare una scorta di tutto lasciando a mani vuote altre persone magari più necessitate. Può anche intasare le corsie degli ospedali o le linee telefoniche d’attenzione medica ostacolando il lavoro dei sanitari.

¿Cosa è meglio non fare?

Quindi, per gestire al meglio questo stato di preoccupazione crescente, si consiglia evitare specifici comportamenti che diversamente potrebbero aumentare drasticamente il livello d’allerta. Un aumento dell’ansia è contraproducente perché ci fa sentire che stiamo perdendo il controllo della situazione e di conseguenza ci comportiamo da allarmati. Di seguito, ecco cinque comportamenti da evitare per non peggiorare la situazione:

  1. Evitare l'eccesso di informazioni per non aumentare la percezione di pericolo. Più mi sento in pericolo più aumentano le mie paure più aumenta l'ansia.

  2. Evitare la ricerca di informazioni mediche su Internet per non aumentare preoccupazioni ipocondriache. Più cerco informazioni mediche più rischio di autosuggestionarmi più aumenta l'ansia.

  3. Evitare di parlare in eccesso delle proprie paure. Più ne parlo più mi sento indifeso più aumenta l'ansia.

  4. Evitare d'ispezionarsi frequentemente in cerca di sintomi fisici. Più mi ispeziono più aumento lo stato di allerta più stresso l'organismo e più sintomi posso avvertire.

  5. Evitare di sforzarsi di non voler sapere niente per non sentire paura. Lo sforzarsi di non pensare in qualcosa è pensare già in quella cosa e può sfociare in un'ossessione (pensarci in continuazione) e in un aumento dell’ansia.

Di seguito, per i compatrioti residenti in Spagna, lascio questo link attraverso il quale si accede ad una guida che informa come comportarsi per prevenire il contagio o come convivere con una persona infetta da coranavirus. Clicca qui.